Senza accantonare gli illustri personaggi illuminati che hanno contribuito alla crescita e alla diffusione esponenziale delle nanotecnologie digitali, credo il mondo tecnologico rappresentato in 'The matrix' sia la giusta cartolina che chiarisca al meglio il micro-mondo all'interno del quale ci siamo addentrati.
Alle
spalle di 'The Matrix' ci sono tante domande che la filosofia e la
religione si pongono da secoli. A questo substrato teologico e
filosofico vanno aggiunti tanti elementi tecnologici che sebbene non
forniscano una visione di insieme totalmente comprensibile e del
tutto lineare, danno l'idea di un mondo interamente gestito da un
computer, basata su elementi che a non restano del tutto estranei. La
tecnologia di 'The Matrix' assomiglia molto a quella che abbiamo oggi a
nostra disposizione. Un'evoluzione credibile - dunque - che fino in
fondo ci mostra come chi usa i computer può prefigurare un know how
tecnico molto avanzato e non necessariamente assurdo e inventato solo
per realizzare un film. Un segno di sobria attenzione a non fare
imbufalire i programmatori e gli utenti di computer di tutto il
mondo, stufi di vedere cose che non capiscono o che risultano
ridicole. E in più l'attento utilizzatore di Computer e Internet
noterà una sottile e divertita parodia della Microsoft di Bill Gates
e dei suoi sistemi. Gli Agenti della Matrice ricordano molto i vari
programmini Agent di cui non si è mai capito il vero scopo e il
fatto che inseriscano negli esseri umani degli insetti digitali
(bugs...) questo fa pensare a qualcosa di veramente mirato e non del
tutto inconscio. Confermato anche dal fatto che tutti i computer
utilizzati dai ribelli sono visibilmente Mac.
La
storia è lineare, ma non priva di fascino: Neo, un programmatore di
computer (Keanu Reeves) viene ricercato da degli strani poliziotti
per quello che lui crede abbia a che fare con la sua attività di
hacker. Contattato via computer da uno strano personaggio di nome
Orfeo, si trova di fronte alla scelta se seguire i consigli di
quest'ultimo, oppure farsi arrestare dagli uomini che lo inseguono.
Riuscito a sfuggire dopo un interrogatori brutale e surreale,
incontra finalmente Orfeo (Laurence Fishburne) che gli rivela
l'esistenza della Matrice, un supercomputer che in qualche maniera
controlla il destino dell'intera umanità. Per saperne di più, Neo
deve scegliere tra una pillola rossa che dona la verità e una blu
che fornisce l'oblio. E dopo avere preso la pillola rossa, il giovane
scopre che la realtà non è affatto quella che sembra. Come Blade
Runner ha segnato il cinema non solo di fantascienza degli anni
Ottanta, The Matrix segnerà certamente la nostra fine di secolo. Gli
effetti speciali della nuova generazione hanno reso possibile
qualcosa di assolutamente incredibile se non lo si vedesse. The
Matrix non è un film nuovo nel vero senso della parola. È la
contaminazione di diversi generi, è il riassunto, l'analisi, la
digestione di decine, centinaia di film messi insieme, riveduti e
corretti alla luce di una prospettiva filosofica, morale, politica e
tecnologica assolutamente nuova. The Matrix è - senza ombra di
dubbio - il miglior film di fantascienza di questo decennio e - al di
là dei paragoni - l'unico che voglia raccontare tutto, ma veramente
tutto del nostro secolo.
Come chiusura vi propongo quella che, senza ombra di dubbio, è la scena più famosa del film, un duello epico in cui la tecnologia la fa da padrone.
Buona visione...
Nessun commento:
Posta un commento