domenica 16 giugno 2013

IN CONCLUSIONE...

Siamo finalmente arrivati alla fine del nostro viaggio all'interno del microcosmo delle nanotecnologie. Durante questi mesi ho cercato di presentare al lettore un mondo ancora, forse, avvolto nell'incertezza, tra grandi possibilità annesse a ingenti innovazioni e forti perplessità legate ai pericoli che da esso potrebbero venire scaturiti.
L'obbiettivo di questo blog era quello di presentare il più possibile che riguardasse l'argomento delle nanotecnologie digitali, cercando di filtrare gli argomenti  attraverso il punto di vista di tecnici, scienziati e esperti nel settore, persone che di questo mondo ne hanno fatto il loro lavoro e la ragione di vita.
Ho inserito una grande quantità di collegamenti ipertestuali che saranno sicuramente utili per eventuali chiarimenti su persone o laboratori di ricerca e aiuteranno molto anche per un ulteriore arricchimento del bagaglio culturale di coloro che avranno letto questo blog. Le numerose immagini e i video, rigorosamente in lingua originale, hanno il fine di dimostrare e, soprattutto, manifestare la concretezza e il valore utilitaristico delle nanotecnologie.
Il mio è stato un blog perennemente incentrato sul presente e proiettato al futuro, ma non a un futuro lontano o quanto mai utopico, ma a un avvenire prossimo, nel quale ciascuno di noi sarà un degno protagonista e potrà, perchè no, portare avanti studi e conoscenze sviluppati a qualche anno a questa parte.
Probabilmente per trattare in modo esaustivo un simile argomento, quale le nanotecnologie digitali con annesse conseuenze e applicazioni, non basta di certo un blog nato e arricchito in quattro mesi, ma spero di aver fornito un buon viatico a tutti coloro che lo leggeranno per sviluppare e approfondire in futuro questo argomento molto affascinante e, cosa ancora più importante, di grande attualità ai giorni nostri che con ogni probabilità diventerà una pietra miliare del nostro futuro.
Tanto per iniziare mi sono permesso di fornire una breve introduzione a ciò che avrei presentato rispondendo all'ipotetica domanda: 'Cosa sono le nanotecnologie?' .
Il passo successivo è stato quello di fare una carrellata di parole chiave, con relative immagini e un breve commento, in un abbecedario.
Durante tutta la trattazione del blog ho sviluppato le applicazioni che le nanotecnologie digitali avranno nel nostro mondo e in diversi ambiti scientifici:
-Nanotecnologie applicate alla medicina
-Nanotecnologie al servizio dell'antico
-Nanotecnologie nell'arte
-La robotica degli "insetti"
-La 'guerra' (micro)tecnologica
-Nanotecnologie nel settore energetico
-Nanotecnolgie che sfruttano le risorse ambientali
-Nanotecnologie per le immagini del futuro
Oltre a questo ho proposto una breve notazione storica sulla nascita delle microtecnologie, una storia relativamente recente che vede il suo inizio intorno agli anni '50 che vide nel fisico Richard Feynman il vero iniziatore di tali studi e nella partecipazione di altri illustri personaggi il trampolino di lancio verso il futuro.
Tuttavia la tecnologia è fatta di materiali, di esperimenti e di strumenti all'avanguardia. La scienza e l'innovazione richiedono ingenti fondi per il loro sviluppo e, più in generale, di tutte le tecniche nanoscopiche.
La grande innovazione delle moderne tecnologie in fase di progresso sta, senza ombra di dubbio, nei nuovi materiali e nel loro utilizzo, uno fra tutti il grafene ma anche nei moderni dispositivi elettronici che riescono ad abbianare ridotte dimensioni a grandi prestazioni in efficenza, capacità e durata nel tempo. A questo proposito mi vengono da citare i transistor e i nanotubi in cabonio, dispositivi che hanno rivoluzionato il mondo dell'informazione e delle telecomunicazioni.
Molte volte la scienza in generale ci viene presentata secondo numerose prospettive; in tal senso ho ritenuto opportuno anche addentrarmi nel campo del cinema e dei fumetti per mostrare il mondo della microtecnologia da una visione laterale ma non per questo falsificata o labile.
Nella presentazione mi sono anche servito di un libro intitolato 'Preda', scritto da Michael Crichton e uscito nel 2002, che, tra le altre cose ha fornito un ottimo aggancio a un argomento molto delicato in ambito scientifico, ovvero quello dei potenziali pericoli riguardanti le nanotecnologie e i possibili danni che essere potrebbero causare alla salute dell'uomo, con il rischio appunto di diventare prede delle nostre stesse creazioni.
Ad ogni modo, nonostante già detto in precedenza, voglio ribadire che i mio intento era quello anche di vedere al di là, di cercare di prevedere come si evolverà il nostro futuro e i miglioramenti che le nuove applicazioni elettroniche e non solo porteranno alla nostra vita quaotidiana.  Mi sono spinto a esplorare quello che sarà il mondo dell'invsibile, del quale sicuramente l'uomo ne farà parte. Si è ipotizzato, naturalmente sempre appoggiandoci a solide basi scientifiche fatte di ipotesi, esperimenti e dimostrazioni pratiche, che anche l'uomo potrebbe diventare invisibile in futuro; si continua a studiare il movimento virtuale dell'essere umana attraverso la 'motion capture'.
Uno dei più importanti esperimenti che è in fase di messa a punto, senza dimenticare gl studi sul grafene, è condotto dalla IBM e riguarda la possibilità di creare un cervello arificiale che riproduca in laboratorio le attività di un comune cervello umano con velocità assai ridotte.
Di fondamentale importanza sono state le dichiarazioni di esperti in materia, grazie ai quali si è potuto analizzare da ancor più vicino il nostro mondo, una delle quali è stata quella di Ray Kurzweil che ha fornito una sua personale visione della nostra vita futura che potrebbe compiersi entro una trentina scarsa di anni.
Infine, come ogni presentazione che si rispetti, ho dovuto pensare a qualcosa che racchiuda in sè l'idea stessa del mondo moderno nanotecnologico. Non ci sono dubbi sul fatto che il mondo robotizzato di 'The matrix' faccia proprio al caso nostro, un mondo in cui compaiono robotica, intelligenza artificiale e dispositivi digitali all'avanguardia e che mostra l'avoluzione dei sistemi virtuali computerizzati.
Con questo breve riassunto ho veramente finito la mia trattazione. Spero di non aver annoiato i lettori e, anzi, mi sento il dovere di ringraziarli tutti pubblicamente dell'attenzione che hanno rivolto al mio lavoro.
Grazie a tutti!!!


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